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Humus

L'humus di lombrico o vermicompost della Lombricoltura Il Gelso è il prodotto dell'incessante attività dei nostri lombrichi allevati con il miglior letame equino e bovino. E’ una sostanza organica complessa, contenente carbonio che, a differenza degli altri concimi chimici e organici, è pronto per l’immediato nutrimento delle piante, poiché ha già subito tutte le trasformazioni chimiche e microbiologiche.
La presenza di lombrichi, infatti, incrementa del 50% la sostanza organica di un terreno, di 1,5 volte il calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio rispetto alle condizioni di partenza.
Il lombrico svolge, conseguentemente a ciò, anche il ruolo di ristrutturante il suolo, rendendolo permeabile, ma non troppo, opportunamente sciolto, ricco di sostanza colloidali e resistente al dilavamento. 
In sostanza, essendo un prodotto completamente trasformato è facilmente e prontamente assimilabile dalle piante. In pratica, è la parte più fertile del terreno.

Definito da Aristotele l'intestino del mondo e da Charles Darwin l'animale più importante sulla Terra, svolge un ruolo fondamentale nel ciclo biogeochimico della materia, rendendo di nuovo disponibili elementi nutritivi come azoto, fosforo e potassio. 
Di lombrichi ne esistono 8.300 specie. Tra quelle che vivono nelle zone temperate ve ne sono due in particolare, Eisenia andrei ed Eisenia fetida, che per la loro resistenza e prolificità si sono rivelate particolarmente adatte all'allevamento.
Gli Eisenia andrei, pur essendo biologicamente diversi, presentano caratteristiche molto simili agli Eisenia fetida. Entrambi sono in grado di sopravvivere a un intervallo di temperature compreso tra 0 e 35°, ciò li differenzia, ad esempio, dalla Dendrobaena veneta (chiamata anche Eisenia ortensins o European nightcrawler) che, pure avendo un peso medio di gran lunga superiore, circa 0,90 grammi, non regge oltre i 25°C e non sopporta temperature inferiori ai 15°C. Ma non solo la resistenza alle temperature che ne fa le specie più adatte al vermicompostaggio. Le prime due Eisenia, infatti, hanno un tempo di incubazione compreso tra i 18 e i 26 giorni contro i 42 della Dendrobaena veneta e i 40 giorni di un’altra specie adatta al vermicompostaggio, il Lumbricus rubellus. Il ciclo di vita, dalla nascita alla piena maturazione, è per entrambe, – Andrei e Fetida – compreso tra 41-51 giorni, contro i 100-150 giorni per la Dendrobaena veneta e i 120-170 del Lumbricus rubellus. Ma la variabile che fa dell’ Eisenia andrei la migliore specie, anche rispetto alla Fetida, è il tempo per raggiungere la maturità sessuale. I precoci “Andrei” sono in grado di riprodursi dopo soli 21 giorni di vita, mentre ai Fetida ne occorrono 7 in più. Sono animali ermafroditi imperfetti, hanno entrambi gli organi riproduttivi ma non possono autofecondarsi.
Si cibano essenzialmente di materia organica decomposta; se alimentati con letame di equino, bovino o suino sono in grado di trasformarlo in “vermicompost” utilizzabile in agricoltura o giardinaggio secondo il d.lGS. 75/2010 sui fertilizzanti.

Lombrichi
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